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di riferimento amministrativo ed economico sulle campagne circostanti, gli indici di alfabetismo si dispongono secondo un chiaro modello altimetrico. Le parrocchie di fondovalle e della bassa Valle d’Ayas presentano valori distribuiti tra il 29 e il 54 %. In entrambe le coorti di sposi, gli indici più elevati sono offerti dalle due parrocchie di alta valle, Brusson e Ayas. Quest’ultima, già nella prima corte di sposi, raggiunge un livello universale di alfabetismo maschile.

ParrocchieCoorte degli sposi
1838–18441855–1860
Perloz72,667,6
Lillianes87,983,3
Fontainemore90,092,9
Gaby53,885,7
Issime90,093,9
Gressoney St. Jean100,095,0
Gressone La Trinité100,083,3

      Se ci spostiamo nella Valle di Gressoney (tabella 8) notiamo che è la dimensione linguistica a giocare un ruolo prioritario, per quanto non si possa fare a meno di rilevare che gli insediamenti walser privilegiano una collocazione tra media e alta valle.

      Come già segnalato, attraverso gli atti di battesimo è stato possibile risalire alla professione di buona parte degli sposi. L’elaborazione dei dati ricavati è offerta in sintesi (il livello è il settore professionale) nelle tabelle 9 e 10 (i valori tra parentesi indicano la percentuale degli addetti al settore professionale).

      Non si è proceduto ad analizzare la distribuzione dell’alfabetismo femminile per settori professionali in quanto le spose tendono a dichiarare attività domestiche (in genere cucitrice, più raramente ricamatrice). In casi meno frequenti indicano la professione del padre (in genere se questo è un agricoltore) oppure non dichiarano alcuna professione. Ne deriva che le professioni femminili non sono in grado di riflettere l’incidenza della struttura professionale sull’alfabetismo e le sue dinamiche all’interno della stessa. Il fenomeno non è proprio della Valle d’Aosta ma si ripresenta in tutti gli studi sull’alfabetismo tra età moderna e Ottocento.

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      Entrambe le tabelle permettono di evincere il ruolo giocato dalla struttura professionale nella determinazione dei livelli di alfabetismo. In entrambi gli anni campionati emerge una nitida correlazione positiva tra presenza delle attività secondarie e alfabetismo. Dove il secondario presenta valori contenuti (inferiori ai 10 punti) e il primario chiude di fatto gli orizzonti professionali, come nella Plan, l’alfabetismo presenta valori inferiori. Dove il secondario assume un ruolo centrale nell’attività economica, come nelle medie e alte valli e, soprattutto, nella comunità walser, l’alfabetismo conosce importanti progressi. Non solo, il ruolo economico del settore professionale incide sui movimenti interni dei suoi livelli di alfabetismo tra le varie aree. Dove il secondario ha un ruolo marginale, come nella Plan, i livelli di alfabetismo degli artigiani e degli addetti alle manifatture (quest’ultimi in realtà assai pochi in tutta l’area studiata) presentano valori contenuti. Addirittura, tra i due gruppi campionati, gli alfabeti del secondario del fondovalle sono in decisa riduzione e offrono un indice dimezzato e in controtendenza rispetto alle dinamiche degli altri settori. Un fenomeno in parte riconducibile allo scarso numero di addetti che non permette un’adeguata regressione verso la media del dato statistico. Se escludiamo Verres, le attività secondarie della Plan sono indirizzate a soddisfare una domanda locale e, in gran parte, dipendente dalle esigenze dell’agricoltura.

      Conclusioni

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