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Italian Renaissance. John Addington Symonds
Читать онлайн.Название Italian Renaissance
Год выпуска 0
isbn 4064066394745
Автор произведения John Addington Symonds
Жанр Документальная литература
Издательство Bookwire
[1] See the 'Apologia de' Cappucci,' Arch. Stor. vol. iv. part 2, p. 318.
[2] For the avarice of Guicciardini, see Varchi, vol. i. p. 318. His Ricordi Politici amply justify the second, though not the first, clause of this sentence.
[3] See Varchi, book xii. (and especially cap. xxv.), for these arts; he says, 'Nel che messer Francesco Guicciardini si scoperse più crudele e più appassionato degli altri.'
[4] Knowing what sort of tyrant Alessandro was, and remembering 'hat Guicciardini had written (Ricordi, No. ccxlii.): 'La calcina con che si murano gli stati de' tiranni è il sangue de' cittadini: però doverebbe sforzarsi ognuno che nella città sua non s'avessino a murare tali palazzi,' it is very difficult to approve of his advocacy of the Duke.
[5] Though even here the selfish ambition of the man was apparent to contemporaries: 'egli arebbe voluto uno stato col nome d' Ottimati, ma in fatti de' Pochi, nel quale larghissima parte, per le sue molte e rarissime qualità, meritissimamente gli si venia.'—Varchi, vol. i. p. 318.
[6] Guicciardini's Storia Fiorentina and Reggimento di Firenze (Op. Ined. vols. i, and iii.) may be consulted for his private critique of the Medici. What was the judgment passed upon him by contemporaries may be gathered from Varchi, vols. i. pp. 238, 318; ii. 410; iii. 204. Segni, pp. 219, 332. Nardi, vol. ii. p. 287. Pitti, quoted in Arch. Stor. vol. i. p. xxxviii., and the 'Apologia de' Cappucci' (Arch. Stor. vol. iv. pt. 2). It is, however, only fair to Guicciardini to record here his opinion, expressed in Ricordi, Nos. ccxx. and cccxxx., that it was the duty of good citizens to seek to guide the tyrant: 'Credo sia uficio di buoni cittadini, quando la patria viene in mano di tiranni, cercare d'avere luogo con loro per potere persuadere il bene, e detestare il male; e certo è interesse della città che in qualunque tempo gli uomini da bene abbino autorità; e ancora che gli ignoranti e passionati di Firenze l' abbino sempre intesa altrimenti, si accorgerebbono quanta pestifero sarebbe il governo de' Medici, se non avessi intorno altri che pazzi e cattivi.'
[7] See Varchi, vol. iii. p. 204. 'Che Cosimo … succiarsi lo stato.'
[8] Pitti dips his pen in gall when he describes these citizens: 'Cotesti vogliosi Ottimati; i quali non hanno saputo mai ritrovare luogo che piaccia loro, sottomendosi ora al Medici per l'ingorda avarizia; ora gittandosi al popolo, per non potere a modo loro tiraneggiare; ora rivendendolo a' Medici, vedutisi scoperti e raffrenati da lui; e sempre mai con danno della Repubblica, e di ciascuna parte, inquieti, insaziabili e fraudolenti.—'Apologia de' Cappucci,' Arch. Stor. xv. pt. ii. p. 215.
[9] Here is a graphic touch in Varchi's History, vol. iii. p. 202. Guicciardini is discussing the appointment of Cosimo de' Medici: 'Gli dovessero esser pagati per suo piatto ogn' anno 12,000 fiorini d' oro, e non più, avendo il Guicciardino, abbassando il viso e alzando gli occhi, detto: "Un 12,000 fiorini d' oro è—un bello spendere."'
[10] Pitti seems to have taken this view: see 'Apologia de' Cappucci' (Arch. Stor. vol. iv. part ii. p. 329): 'Tosto che 'l duca Cosimo lo pose a sedere insieme con certi altri suoi colleghi, si adirò malamente; e se la disputa della provvisione non l' avesse ritenuto, sarebbe ito a servire papa Pagolo terzo. Onde, restato confuso e disperato, si tratteneva alla sua villa di Santa Margarita a Montici; dove transportato dalla stizza ritoccò in molte parti la sua Istoria, per mostrare di non essere stato della setta Pallesca; e dove potette, accattó l' occasione di parere istrumento della Repubblica.'