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guarnissi, e Brigliadoro tolse;

      né di scudiero alcun servigio volse.

      85

      E per poter entrare ogni sentiero,

      che la sua dignità macchia non pigli,

      non l'onorata insegna del quartiero,

      distinta di color bianchi e vermigli,

      ma portar volse un ornamento nero;

      e forse acciò ch'al suo dolor simigli:

      e quello avea già tolto a uno amostante,

      ch'uccise di sua man pochi anni inante.

      86

      Da mezza notte tacito si parte,

      e non saluta e non fa motto al zio;

      né al fido suo compagno Brandimarte,

      che tanto amar solea, pur dice a Dio.

      Ma poi che 'l Sol con l'auree chiome sparte

      del ricco albergo di Titone uscìo

      e fe' l'ombra fugire umida e nera,

      s'avide il re che 'l paladin non v'era.

      87

      Con suo gran dispiacer s'avede Carlo

      che partito la notte è 'l suo nipote,

      quando esser dovea seco e più aiutarlo;

      e ritener la colera non puote,

      ch'a lamentarsi d'esso, ed a gravarlo

      non incominci di biasmevol note:

      e minacciar, se non ritorna, e dire

      che lo faria di tanto error pentire.

      88

      Brandimarte, ch'Orlando amava a pare

      di sé medesmo, non fece soggiorno;

      o che sperasse farlo ritornare,

      o sdegno avesse udirne biasmo e scorno;

      e volse a pena tanto dimorare,

      ch'uscisse fuor ne l'oscurar del giorno.

      A Fiordiligi sua nulla ne disse,

      perché 'l disegno suo non gl'impedisse.

      89

      Era questa una donna che fu molto

      da lui diletta, e ne fu raro senza;

      di costumi, di grazia e di bel volto

      dotata e d'accortezza e di prudenza:

      e se licenza or non n'aveva tolto,

      fu che sperò tornarle alla presenza

      il dì medesmo; ma gli accadde poi,

      che lo tardò più dei disegni suoi.

      90

      E poi ch'ella aspettato quasi un mese

      indarno l'ebbe, e che tornar nol vide,

      di desiderio sì di lui s'accese,

      che si partì senza compagni o guide;

      e cercandone andò molto paese,

      come l'istoria al luogo suo dicide.

      Di questi dua non vi dico or più inante;

      che più m'importa il cavallier d'Anglante.

      91

      Il qual, poi che mutato ebbe d'Almonte

      le gloriose insegne, andò alla porta,

      e disse ne l'orecchio: — Io sono il conte —

      a un capitan che vi facea la scorta;

      e fattosi abassar subito il ponte,

      per quella strada che più breve porta

      agl'inimici, se n'andò diritto.

      Quel che seguì, ne l'altro canto è scritto.

       Indice

      1

      Che non può far d'un cor ch'abbia suggetto

      questo crudele e traditore Amore,

      poi ch'ad Orlando può levar del petto

      la tanta fe' che debbe al suo Signore?

      Già savio e pieno fu d'ogni rispetto,

      e de la santa Chiesa difensore;

      or per un vano amor, poco del zio,

      e di sé poco, e men cura di Dio.

      2

      Ma l'escuso io pur troppo, e mi rallegro

      nel mio difetto aver compagno tale;

      ch'anch'io sono al mio ben languido ed egro,

      sano e gagliardo a seguitare il male.

      Quel se ne va tutto vestito a negro,

      né tanti amici abandonar gli cale;

      e passa dove d'Africa e di Spagna

      la gente era attendata alla campagna:

      3

      anzi non attendata, perché sotto

      alberi e tetti l'ha sparsa la pioggia

      a dieci, a venti, a quattro, a sette, ad otto;

      chi più distante e chi più presso alloggia.

      Ognuno dorme travagliato e rotto:

      chi steso in terra, e chi alla man s'appoggia.

      Dormono; e il conte uccider ne può assai:

      né però stringe Durindana mai.

      4

      Di tanto core è il generoso Orlando,

      che non degna ferir gente che dorma.

      Or questo, e quando quel luogo cercando

      va, per trovar de la sua donna l'orma.

      Se truova alcun che veggi, sospirando

      gli ne dipinge l'abito e la forma;

      e poi lo priega che per cortesia

      gl'insegni andar in parte ove ella sia.

      5

      E poi che venne il dì chiaro e lucente,

      tutto cercò l'esercito moresco:

      e ben lo potea far sicuramente,

      avendo indosso l'abito arabesco;

      ed aiutollo in questo parimente,

      che sapeva altro idioma che francesco,

      e l'africano tanto avea espedito,

      che parea nato a Tripoli e nutrito.

      6

      Quivi il tutto cercò, dove dimora

      fece tre giorni, e non per altro effetto;

      poi dentro alle cittadi e a' borghi fuora

      non spiò sol per Francia e suo distretto,

      ma per Uvernia e per Guascogna ancora

      rivide sin all'ultimo borghetto:

      e cercò da Provenza alla Bretagna,

      e dai Picardi ai termini di Spagna.

      7

      Tra il fin d'ottobre e il capo

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