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secrets sur la révolution de Milan, du 20 avril 1814, et les deux conjurations du 25 avril 1815, la campagne des Autrichiens contre Murat, sa mort tragique et la situation politique actuelle des divers États d'Italie, par le chevalier S. J. *** témoin oculaire, précédé d'une notice historique sur Eugène Beauharnais. Paris, Dentu e Lugano, Veladini, 1817, in-8º, p. XVI-194. Questo opuscolo è da alcuni attribuito al Julhien, generale francese al servizio del Regno italico (cfr. Coraccini p. XCV; Cantù, Il Principe Eugenio, vol. VIII, p. 311).

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Primo a servirsi della relazione del Verri fu il Cusani, che nella sua Storia di Milano, vol. VII, p. 91 e segg. ne riferí lunghi estratti: essa fu poi pubblicata con molti errori e lacune nel vol. IV, pp. 445-507 dalle Lettere e scritti inediti di Pietro e Alessandro Verri a cura di C. Casati, Milano, Galli, 1879-81. La mia ristampa è condotta sopra una copia piú corretta e compiuta, sebbene non ancora perfettamente, perché l'autore non poté darvi l'ultima mano.

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Fratello ai piú famosi Pietro e Alessandro, Carlo Verri nacque in Milano il 21 febbraio 1743, e compiuta con buoni studi la propria educazione visse per molto tempo alieno dalle cure pubbliche, tanto intento alla cultura delle proprie terre e alle prove di miglioramenti agrari e tecnologici, sui quali anche pubblicò alcuni notabili scritti (registrati dal Corniani, I secoli della letteratura italiana, Torino, 1855, VII, 489). Venuti i tempi piú quieti della Repubblica Italiana, il Verri fu chiamato nel 1802 a far parte del Corpo legislativo, dal quale uscí allorché per le insistenze del Melzi accettò la prefettura del Mella conferitagli con decreto del 26 aprile di quell'anno. Il 29 settembre 1804 fu fatto membro del Consiglio legislativo, e cosí alla creazione del Regno italico fu coi decreti del 9 maggio e 9 giugno 1805 compreso tra i componenti il nuovo Consiglio di Stato. Nominato senatore il 10 ottobre 1809, fu in quel corpo uno dei piú autorevoli per dirittura e moderazione di idee, ed ebbe nel 1814 la parte larghissima ch'egli stesso racconta. Lasciato l'anno dopo l'ufficio di presidente della Reggenza provvisoria, si ritirò di nuovo a vita privata, e morí poi in Verona nel luglio 1823.

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«Tout traducteur desire savoir le nom de l'auteur qu'il traduit. Ayant fait de vaines démarches pour parvenir à me satisfaire, j'ai dû chercher dans l'ouvrage même quelque indice qui pût m'éclairer. Après un mûr examen, j'ai été porté à croire que M. le comte Guicciardi, chancellier du sénat, était mon anonyme, ou que ce mémoire devait être attribué à un ennemi de cet ex-chancelier. Voici les motifs sur lesquels je m'appuie». Seguono gli argomenti, che ho riferiti nella prefazione, dai quali appare manifesto che qui ov'è detto doversi tribuire lo scritto a un ennemi del Guicciardi si ha senza dubbio un errore di stampa, poiché il Saint-Edme aveva certo il pensiero a un ami dell'ex-cancelliere.

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«Afin – scriveva il Saint-Edme – de faciliter au public la lecture de cette traduction, je crois devoir lui donner ici le nom des différentes personnes qui occupaient les hauts emplois du royaume d'Italie»; e ciò ch'egli credeva già utile nel 1822, è oggi assolutamente necessario, poiché gli uomini e le cose del Regno italico sono ormai cadute per grandissima parte nella dimenticanza. A ravvivarla nella memoria degli studiosi potranno giovare le indicazioni seguenti, le quali si danno rettificando e allargando quelle del traduttore francese e per le quali si è seguito l'Almanacco reale per l'anno MDCCCXIII, che fu l'ultimo pubblicato di una serie oramai irreperibile.

GRANDI UFFICIALI DEL REGNO:

Grandi ufficiali della Corona:

Melzi d'Éril Francesco di Milano, Duca di Lodi, Cancelliere guardasigilli.

Codronchi Antonio di Imola, Arcivescovo di Ravenna, Grande elemosiniere.

Fenaroli Giuseppe di Brescia, Gran maggiordomo maggiore.

Litta Antonio di Milano, Gran ciambellano.

Caprara Carlo di Bologna, Grande scudiere.

Aldini Antonio di Bologna, Ministro Segretario di Stato [1805-1814].

Luosi Giuseppe di Mirandola, Gran giudice Ministro della giustizia [1805-1814].

Marescalchi Ferdinando di Bologna, Ministro degli affari esteri [1802-1814].

Vaccari Luigi di Modena, Ministro dell'interno [1809-1814].

Fontanelli Achille di Modena, Ministro della guerra e marina [1811-1814].

Prina Giuseppe di Novara, Ministro delle finanze [1802-1814].

Veneri Antonio di Reggio, Ministro del tesoro [1813-1814].

...... Ministro del culto [titolare era stato, 1802-1812, Bovara Giovanni; poi ff. di ministro, 1812-1814 fu Giudici Gaetano].

...... Arcivescovo di Milano [Sede vacante].

Bonsignori Stefano di Busto Arsizio, Patriarca di Venezia.

Codronchi, predetto, Arcivescovo di Ravenna.

...... Arcivescovo di Bologna [titolare Opizzoni Carlo, non riconosciuto].

Fava Paolo Patrizio di Bologna, Arcivescovo di Ferrara.

Pino Domenico di Milano, Generale di divisione, primo Capitano della Guardia reale.

Costabili-Containi Gio. Battista di Ferrara, Intendente generale dei beni della Corona.

Méjan Stefano francese, Segretario degli ordini del Viceré.

SENATO CONSULENTE:

I Principi della Casa Reale.

I Grandi ufficiali della Corona.

Fava, predetto, Arcivescovo di Ferrara.

Bonsignori, predetto, Patriarca di Venezia.

Moscati Pietro di Mantova, nominato 19 febbraio 1809.

Paradisi Giovanni di Reggio, id.

Costabili-Containi, predetto, id.

Guicciardi Diego di Lugano, id.

Giustiniani Leonardo di Venezia, id.

Carlotti Alessandro di Verona, id.

Massari Luigi di Ferrara, id.

Vidoni Giuseppe di Cremona, id.

Di Breme Luigi Giuseppe di Sartirana, id.

Polcastro Girolamo di Padova, id.

Castiglioni Luigi di Milano, id.

Bologna Sebastiano di Vicenza, id.

Longo Lucrezio di Brescia, id.

Alessandri Marco di Bergamo, id.

Felici Daniele di Rimini, id.

Volta Alessandro di Como, id.

Cavriani Federico di Mantova, id.

Testi Carlo di Modena, id.

Lamberti Giacomo di Reggio, id.

Peregalli Francesco di Debbio in Valtellina, id.

Frangipane Cinzio di Udine, id.

Thiene Leonardo di Vicenza, id.

Barisan Giovanni di Treviso, id.

Mengotti Francesco di Belluno, id.

Bruti Agostino dell'Istria, id.

Camerata Antonio di Ancona, id.

Sgariglia Pietro di Fermo, id.

Armaroli Leopoldo di Macerata, id.

Veneri, predetto, nominato 10 ottobre 1809.

Prina, predetto, id.

Berioli Spiridione di Città di Castello, arciv. di Urbino, id.

Melano Portula Vittorio di Cuneo, vesc. di Novara, id.

Serbelloni Marco di Milano, id.

Mocenigo Alvise di Venezia, id.

Martinengo Giovanni Estore di Brescia, id.

Condulmer Tommaso Gaspare di Venezia, id.

Oriani Barnaba di Milano, id.

Stratico Simone di Zara, id.

Dandolo Vincenzo di Venezia, id.

Fiorella Pasquale Antonio còrso, generale di divisione, id.

Verri Carlo di Milano, id.

Luosi, predetto, nominato 7 febbraio 1810.

De Moll Sigismondo di Trento nominato 23 dicembre, 1810.

CONSIGLIO DI STATO:

I. Consiglio legislativo: De Bernardi Stefano presidente – Maestri Giovanni – Bazzetta Giovanni – Sanfermo Rocco – D'Adda Febo – Bargnani Cesare – Méjan Stefano – Parravicini Raffaele – Guastavillani Giovanni Battista – cossoni Antonio – bossi Luigi – Polfranceschi Pietro – Luini Giacomo – Pedrazzini Michele – Quirini-Stampalia Luigi – Scopoli Giovanni – Colle Francesco – Giovio Ludovico.

II. Consiglio degli uditori: Pallavicini Giuseppe presidente – Aldini Giovanni – Sopransi Luigi – Valdrighi Luigi – Barbò Francesco – Riva Cristoforo – Nani Tommaso – Compagnoni Giuseppe – Brunetti Vincenzo – Caccía Gaudenzio – Casati Giuseppe – Tornielli Giuseppe – Custodi Pietro – Burri Giovanni – Borghi Carlo Jacopo – Brebbia Giuseppe – Re Antonio – Fagnani Federico.

III. Consiglieri di Stato in servizio straordinario: Gallino Tommaso, primo presidente della corte d'appello di Venezia – Strigelli Antonio, Segretario di Stato in Milano – Agucchi Alessando, prefetto del Passariano – Galvagna Francesco, prefetto dell'Adriatico – D'Allegre Paolo Lamberto, vescovo di Pavia – Ronna Tommaso, vescovo di Crema – Smancini Antonio, prefetto dell'Adige.

IV. Consiglieri di Stato onorari: Pedroli Carlo Antonio, primo presidente della Corte di cassazione – Taverna Francesco, primo presidente della Corte d'appello di Milano – Beccalossi Giuseppe, primo presidente della Corte d'appello di Brescia – Erizzo Guido, dimorante in Venezia.

CORTE DI CASSAZIONE:

Pedroli Carlo Antonio, primo presidente.

Negri Antonio, presidente.

De Lorenzi Antonio – Tonni Luigi – Sopransi Fedele – Pizzotti Francesco – Villata Guido – Sopransi Luigi – Bazzetta Giovanni – Repossi Francesco – Ragazzi

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