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mentre si chiedeva se Chad avesse mentito a riguardo.

      Kat gli versò rapidamente uno shot di Heat sperando che domasse la rabbia che avvampava nei suoi occhi. "Sì. Tabby e Kriss sono con loro.” Fece scorrere il drink davanti a lui aggiungendo, “Offre la casa.”

      Guardandolo mandare giù lo shot, le labbra si aprirono quando notò che la luce in essi rivelava le lacrime non versate che cercavano di scendere.

      Cavolo, che situazione. Si pentì subito di essere stata così stronza con lui. Avrebbe voluto che Quinn stesse male così per lei. Sarebbe bello se lui potesse mostrare una qualche emozione per lei o per ciò che lei provava. Diamine, avrebbe anche potuto accettare che Quinn la snobbasse, se solo lui avesse il coraggio di dirglielo in faccia.

      Allungandosi, mise gentilmente una mano sulla spalla di Trevor, poi pensò ad un modo per distrarlo e allo stesso tempo per procurarsi un compagno di caccia.

      Kat sorrise quando un’idea iniziò a prendere forma nella sua testa. L’altra sera lui non le aveva dato del giaguaro apertamente ma lo aveva lasciato intendere, quindi ovviamente non aveva mentito dicendo di essere un investigatore del paranormale. Se era un esercito che i ragazzi volevano, allora il minimo che lei potesse fare era aiutarli a reclutare gente... no?

      â€œAdesso, se vuoi scusarmi, vado a trasformarmi in un bersaglio per i vampiri che hanno lasciato i cadaveri alla nostra porta.” Fece per girare attorno al bancone, ma Trevor le afferrò il polso così in fretta che lei non l’aveva neppure visto muoversi. Lei si limitò ad alzare un sopracciglio verso la mano che la stringeva. “A meno che tu non voglia aiutarmi, magari potresti lasciarmi.”

      â€œDici sul serio?” chiese Trevor.

      Era stato portato a pensare che si trattasse di vampiri per il solo fatto che sembrava esserci un boom di nascite al momento... oh, e la piccola questione dei segni di canini cancellati. La cosa negativa è che non aveva mai affrontato i vampiri... se non durante l’addestramento. Aveva bisogno di un motivo per restare in zona finché Envy non sarebbe tornata, quindi perché non andare in giro con la sorella del suo rivale?

      Quando Kat annuì e ritrasse lentamente la mano, Trevor scosse la testa sapendo che se ne sarebbe pentito. “I tuoi fratelli verranno con te?”

      â€œOh, sicuro, ma prenderanno strade diverse.” Fece una smorfia imbronciata. “Sembra che nessuno voglia fare squadra con una ragazza.”

      Come per dimostrare la sua tesi, Steven e Nick scelsero quel momento per andare al piano di sotto e dirigersi insieme verso la porta. Nick lanciò a Kat uno sguardo duro, sperando che avrebbe recepito il messaggio e fatto ciò che Warren le aveva chiesto di fare... rimanere lì al sicuro. Si sentì un po’ più tranquillo quando lei gli fece un lieve sorriso come se tutto fosse stato perdonato.

      Guardando verso la porta del piano superiore Kat annuì, “Vedi, la squadra stasera ha lasciato a casa il numero dispari... cioè me.” Fece a Trevor un grande sorriso come se non le importasse. “Ma va bene così, non mi dispiace cacciare da sola.”

      Trevor sorrise ed incrociò le braccia sul bancone. Si sporse in avanti facendo cenno a Kat di fare lo stesso e sussurrò “Non sei da sola.” e scosse la testa.

      Quinn e Warren si fermarono mentre uscivano dalla discoteca. Warren sapeva che erano in troppi e quindi il bar sarebbe stato coperto ma ciò non gli impedì di dare un paio di ordini all’ultimo minuto.

      Mentre lo faceva, Quinn quasi incenerì Trevor con lo sguardo. Non aveva perso di vista il monitor, osservando il modo in cui Trevor allungò una mano e afferrò il polso di Kat... né la commovente scenetta che ne era seguita. Quanto conosceva quest’uomo, Kat? Il modo in cui si comportavano, era come se condividessero un segreto che tutti gli altri non potevano sapere e la cosa gli dava sui nervi.

      â€œChi è quell’uomo con Kat?” chiese Quinn quando Warren ebbe finito con il suo auricolare.

      Warren si girò a guardare vedendo l’ex fidanzato di Envy. Pensò che Kat stesse dicendo a Trevor che Envy non era più libera, il che era una buona idea poiché senza lo zuccherino di Trevor in giro per il bar, forse l’investigatore del paranormale sarebbe andato ad indagare da qualche altra parte.

      â€œÃˆ solo un masochista del posto a cui piace essere aggredito con il taser da donne attraenti.” Warren rise della sua stessa battuta. Quando Quinn non sorrise, gli fece improvvisamente rimpiangere quando faceva squadra con Michael. Si chiese se fosse troppo tardi per cambiare partner, poi abbandonò l’idea. Quinn e Kane insieme sarebbero stati un disastro annunciato.

      Trevor sentì che qualcuno lo stava fissando e guardò verso la porta. Riuscì a malapena a nascondere la sorpresa sul proprio viso quando vide Quinn Wilder con Warren Santos. Se non avesse avuto i suoi sospetti, Trevor avrebbe pensato che i due fossero coinvolti negli omicidi e stessero tramando la loro prossima mossa. Ma quella linea di pensiero era riservata a quei cretini della polizia locale.

      â€œCosa ci fa qui il proprietario del Night Light?” chiese Trevor girandosi di nuovo verso Kat.

      â€œCerchiamo tutti di risolvere il problema con i vampiri.” disse Kat mentre i suoi occhi incrociarono quelli di Quinn con aria di sfida. Oh cavolo, lui sembrava un po’ irritato. Giusto per confermare la sua teoria, lei si avvicinò a Trevor come se gli stesse sussurrando paroline dolci all’orecchio, “Hai qualche arma che possiamo usare per metterci in pari?” Fece l’occhiolino sapendo di aver appena trovato un compagno di squadra per quella sera.

      Trevor ci pensò un attimo, facendo un elenco mentale di ciò che aveva nel bagagliaio.

      â€œSì, ho un paio di cose in macchina.” ammise Trevor. “Forse dovremmo tornare da me per prendere qualche pezzo che ho nascosto nella cassaforte per le armi.”

      â€˜Perfetto.’ pensò Kat.

      Mentre Warren e Quinn si dirigevano verso il bar, Warren fu distratto di nuovo dall’auricolare che gli suonò in un orecchio. A Quinn non dispiacque quella pausa. Gli diede l’occasione per scoprire cosa succedeva con l’allegra coppia al bar.

      Kat vide Quinn arrivare e si mosse rapidamente lungo il bancone in modo che Trevor non potesse sentire e Quinn non facesse saltare la sua copertura. Allungandosi per prendere una bottiglia, si girò per poi trovare Quinn in piedi tra lei e il bancone.

      â€œCome posso aiutarla, signore?” chiese Kat con un sopracciglio sarcasticamente alzato. “Sa che i clienti non sono ammessi dietro il bancone.”

      Quinn fece un passo verso di lei, anche se era già abbastanza vicino. Poggiando una mano sullo scaffale accanto al braccio di lei, la bloccò adeguatamente nel punto in cui si trovava. Vedendo i suoi occhi vagare dietro le proprie spalle verso l’uomo con cui stava parlando... Quinn ringhiò, “Non distrarti stasera, Kat. Ti avverto. Solo perché non vieni a caccia con noi non significa che un vampiro non possa mettere piede in questo bar.”

      Kat sospirò sapendo che era il trucco più vecchio del mondo. Far credere a qualcuno di essere importante, affidandogli un innocuo compito secondario. “Me la caverò.” lo informò lei mentre passava sotto il suo braccio e si diresse di nuovo verso Trevor. “E se avrò bisogno di qualunque cosa, ho già qualcuno disposto a darmela.” Le ultime parole furono dette con un accenno di malizia nella sua voce. Era una bugia, ma Quinn l’aveva fatta incazzare.

      Lei sorrise tra sé sapendo che Quinn pensava che si riferisse al sesso e Trevor pensava si riferisse alla caccia di vampiri. Warren scelse quel momento per finire la conversazione e fare cenno a Quinn di essere pronto.

      Le labbra di Quinn si assottigliarono quando indietreggiò da Kat e si chinò, quasi strofinando le labbra sul suo orecchio. “Buona serata.” Osservò con soddisfazione

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