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ha dichiarato che… «nel mentre due sconosciuti lo aggredivano, una ragazza scalza, che poco prima gli aveva domandata l'elemosina, era fermata sotto il fanale all'angolo del vicolo.»

Franz

      Santo Dio! Dove siamo arrivati!

Milone

      (a Paolina:) Che tu bazzicassi con una combriccola di malfattori, lo sospettavo.

Emilia

      (siede nel mezzo della bottega per ascoltare.)

Franz

      (ostentando di non interessarsi alla cosa per discrezione, continua a pulire e a mettere in assetto bicchieri, bottiglie ed altro.)

Milone

      Ma che già facessi il palo ai grassatori della combriccola, l'ho saputo in questa occasione e ne ho piacere, perchè ti tengo nelle mani e, se non mi dici chi erano quei due galantuomini, ti tiro il collo come a una gallina.

Paolina

      Io non so niente, non so niente! Non ho visto niente.

Milone

      (alzando il grosso bastone nodoso) Pensa a quello che fai, ragazzina!

Paolina

      E se mi battete, sempre lo stesso è. Io sono una povera pezzentella. Da me, che ne volete?

Milone

      (rivolgendosi un po' a Franz e a Emilia:) E poi il torto è nostro, e si dice che maltrattiamo la gente, che facciamo le sevizie, che commettiamo abusi, che questo, che quello…

Emilia

      (a Paolina:) Ma non essere così cocciuta! È anche una vergogna alla tua età! Digli ciò che vuole sapere, e lui te ne manda subito per i fatti tuoi. (Guardando Milone, fa una smorfietta significativa come per dire: «lasciateglielo credere».)

Franz

      (autorevolmente) Zittisci tu, Emilia! Non t'introdurre in faccende che non riguardano l'esercizio del locale.

Emilia

      Ma questo è nostro domicilio, mio caro.

Franz

      Il domicilio è una cosa e la giustizia è un'altra! (Dall'alto del comptoir, ripone sulla scansia pasticcini e liquori.)

Milone

      (a Emilia:) Scusate, signora, mi sbrigo subito.

Franz

      (a Milone:) Procedete innanzi comodamente con la legge in mano e non vi fate scomporre dalle circostanze.

Milone

      (a Paolina:) Tu approfitti perchè sei femmina e sei ragazza, ma se credi che non ti faccia sputare quello che hai in corpo, significa che non hai capito bene chi sono io. (Le afferra i polsi, li riunisce e glieli stringe in una sola mano come in una morsa.)

Paolina

      Mi fate male! Mi fate male!

Milone

      (tenendole sempre i polsi e facendola retrocedere, alza il bastone come per essere pronto a colpirla.) Parla, dunque.

Paolina

      Abbiate compassione! Mi fate male!

Milone

      Parla! Come si chiamano i due grassatori? Parla! Parla! (La incalza, spingendola fin dietro il pilastro.)

      (Spariscono tutti e due. Si odono i gridi di lei.)

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      1

      Questa scaletta, guardata dallo spettatore, si perde dietro la curva che dal pilastro va al soffitto.

      2

      Fare il palo equivale a «stare alla vedetta».

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1

Questa scaletta, guardata dallo spettatore, si perde dietro la curva che dal pilastro va al soffitto.

2

Fare il palo equivale a «stare alla vedetta».

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