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Orlando Furioso. Lodovico Ariosto
Читать онлайн.Название Orlando Furioso
Год выпуска 0
isbn 4064066071400
Автор произведения Lodovico Ariosto
Жанр Языкознание
Издательство Bookwire
seco ogni signoria sospetto porta;
sì perché dianzi giunta era una nuova,
che di Selandia con armata scorta
di navili e di gente un cugin viene
di quel signor che qui prigion si tiene.
62
Orlando prega uno di lor, che vada
e dica al re, ch'un cavalliero errante
disia con lui provarsi a lancia e a spada;
ma che vuol che tra lor sia patto inante:
che se 'l re fa che, chi lo sfida, cada,
la donna abbia d'aver, ch'uccise Arbante;
che 'l cavallier l'ha in loco non lontano
da poter sempremai darglila in mano;
63
ed all'incontro vuol che 'l re prometta,
ch'ove egli vinto ne la pugna sia,
Bireno in libertà subito metta,
e che lo lasci andare alla sua via.
Il fante al re fa l'ambasciata in fretta:
ma quel, che né virtù né cortesia
conobbe mai, drizzò tutto il suo intento
alla fraude, all'inganno, al tradimento.
64
Gli par ch'avendo in mano il cavalliero,
avrà la donna ancor, che sì l'ha offeso,
s'in possanza di lui la donna è vero
che si ritruovi, e il fante ha ben inteso.
Trenta uomini pigliar fece sentiero
diverso da la porta ov'era atteso,
che dopo occulto ed assai lungo giro,
dietro alle spalle al paladino usciro.
65
Il traditore intanto dar parole
fatto gli avea, sin che i cavalli e i fanti
vede esser giunti al loco ove gli vuole;
da la porta esce poi con altretanti.
Come le fere e il bosco cinger suole
perito cacciator da tutti i canti;
come appresso a Volana i pesci e l'onda
con lunga rete il pescator circonda:
66
così per ogni via dal re di Frisa,
che quel guerrier non fugga, si provede.
Vivo lo vuole, e non in altra guisa:
e questo far sì facilmente crede,
che 'l fulmine terrestre, con che uccisa
ha tanta e tanta gente, ora non chiede;
che quivi non gli par che si convegna,
dove pigliar, non far morir, disegna.
67
Qual cauto ucellator che serba vivi,
intento a maggior preda, i primi augelli,
acciò in più quantitade altri captivi
faccia col giuoco e col zimbel di quelli:
tal esser volse il re Cimosco quivi:
ma già non volse Orlando esser di quelli
che si lascin pigliar al primo tratto;
e tosto roppe il cerchio ch'avean fatto.
68
Il cavallier d'Anglante, ove più spesse
vide le genti e l'arme, abbassò l'asta;
ed uno in quella e poscia un altro messe,
e un altro e un altro, che sembrar di pasta;
e fin a sei ve n'infilzò, e li resse
tutti una lancia: e perch'ella non basta
a più capir, lasciò il settimo fuore
ferito sì, che di quel colpo muore.
69
Non altrimente ne l'estrema arena
veggiàn le rane de canali e fosse
dal cauto arcier nei fianchi e ne la schiena,
l'una vicina all'altra, esser percosse;
né da la freccia, fin che tutta piena
non sia da un capo all'altro, esser rimosse.
La grave lancia Orlando da sé scaglia,
e con la spada entrò ne la battaglia.
70
Rotta la lancia, quella spada strinse,
quella che mai non fu menata in fallo;
e ad ogni colpo, o taglio o punta, estinse
quando uomo a piedi, e quando uomo a cavallo:
dove toccò, sempre in vermiglio tinse
l'azzurro, il verde, il bianco, il nero, il giallo.
Duolsi Cimosco che la canna e il fuoco
seco or non ha, quando v'avrian più loco.
71
E con gran voce e con minacce chiede
che portati gli sian, ma poco è udito;
che chi ha ritratto a salvamento il piede
ne la città, non è d'uscir più ardito.
Il re frison, che fuggir gli altri vede,
d'esser salvo egli ancor piglia partito:
corre alla porta, e vuole alzare il ponte,
ma troppo è presto ad arrivare il conte.
72
Il re volta le spalle, e signor lassa
del ponte Orlando e d'amendue le porte;
e fugge, e inanzi a tutti gli altri passa,
mercé che 'l suo destrier corre più forte.
Non mira Orlando a quella plebe bassa:
vuole il fellon, non gli altri, porre a morte;
ma il suo destrier sì al corso poco vale,
che restio sembra, e chi fugge, abbia l'ale.
73
D'una in un'altra via si leva ratto
di vista al paladin; ma indugia poco,
che torna con nuove armi; che s'ha fatto
portare intanto il cavo ferro e il fuoco:
e dietro un canto postosi di piatto,
l'attende, come il cacciatore al loco,
coi cani armati e con lo spiedo, attende
il fier cingial che ruinoso scende;
74
che spezza i rami e fa cadere i sassi,
e ovunque drizzi l'orgogliosa fronte,
sembra a tanto rumor che si fracassi
la selva intorno, e che si svella il monte.
Sta Cimosco alla posta, acciò non passi
senza pagargli il fio l'audace conte:
tosto