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Brani inediti dei Promessi Sposi. Opere di Alessando Manzoni vol. 2 parte 2. Alessandro Manzoni
Читать онлайн.Название Brani inediti dei Promessi Sposi. Opere di Alessando Manzoni vol. 2 parte 2
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Автор произведения Alessandro Manzoni
Жанр Зарубежная классика
Издательство Public Domain
Don Rodrigo, dopo non breve esitazione, prese quest'ultimo partito. La violenza quando è assistita dalla fortuna ama a mostrarsi, ella ha con sè come un argomento della sua bontà, o della sua ragionevolezza, poichè ottiene il suo intento; ma quando è abbandonata dalla fortuna, quando non valgono altri argomenti che quelli del diritto, del senso universale della giustizia, che le mancano quando appare non solo come ingiustizia, ma come sbaglio, allora la violenza vorrebbe nascondersi anche a sè stessa. Don Rodrigo pensava che cosa mai avrebbe potuto fare di conveniente che stesse bene in quei giorni, e non trovava nulla, nemmeno un soggetto di discorso con chi venisse a visitarlo. E, d'altra parte, s'immaginava bene che nessuno sarebbe venuto. Quei signori che lo avevano adulato fin'allora, si sarebbero allora avveduti ch'egli era un ribaldo, il Podestà doveva in quei momenti far dimenticare le sue relazioni con l'uomo, che avrebbe dovuto reprimere e punire; al più il dottor Duplica83, il quale non voleva mai inimicarsi senza speranza un signore, sarebbe stato quei giorni a poltrire in letto, per potergli dire un giorno che una malattia gli aveva tolto il bene di ossequiare il signor Don Rodrigo. Questi non vedeva così distintamente tutte queste disposizioni, ma le sentiva confusamente come per istinto. D'altra parte, come condursi col Cardinale? Tutti i signori del contorno sarebbero andati a visitarlo, ed egli rimanersi solo a casa? Che direbbe lo zio del Consiglio segreto? Andare dinanzi al Cardinale, egli? gran Dio!
Ordinò dunque che tutto sì apparecchiasse pel ritorno in città, e al più presto. Quando la carrozza fu pronta, vi fece salire tre bravi: il Griso, come il più terribile84, fu posto all'avanguardia sulla serpe, tutto armato; al resto della famiglia fu dato ordine di venire a Milano l'indomani, e si partì. Dopo i primi passi, Don Rodrigo vide coi suoi occhi la via piena di viandanti che andavano in folla a Maggianico, altri per vedere il Cardinale, per assistere alla solennità: giovani, vecchi, benestanti e poveri in quantità, che sapevano di non tornare con le mani vuote. Guardò alla sfuggita e conobbe in un punto su tanti volti quale era il sentimento universale per lui: fremette, si promise di vendicarsi, ma s'accorse che la menoma dimostrazione in quel momento poteva far nascere una guerra della quale l'evento finale non sarebbe stato dubbio: dissimulò dunque, ritirò la testa nella carrozza, guardò i suoi bravi e lesse sui loro volti pallidi il desiderio di esser fuori di quella processione e lontani dal paese. Sentì un romore dietro, stette in silenzio, tendendo l'orecchio, e comprese che erano urli e fischj. Allora mormorò fra i denti: vorrei che il Griso avesse giudizio, che non mi facesse scene. Avrebbe voluto dare al Griso questo consiglio della paura, ma la paura gli comandava di non muoversi, di non farsi vedere, e stette in quella ansietà inoperosa fino a che la carrozza, giunta al punto dove la strada si divideva, imboccò quella che conduceva a Milano e si separò dalla folla che teneva a Maggianico. Don Rodrigo e i suoi scherani respirarono allora dallo spavento, ma i pensieri che rimasero a Don Rodrigo non furono molto più sereni. Il cocchiere sferzò i cavalli per allontanarsi al più presto, e tutti i viaggiatori, senza dir motto, lo lodarono in cuore e si rallegrarono sentendo che la carrozza andava velocemente, senza impedimenti, in una strada solitaria. Buon viaggio85.
XII.
Ritorno di Lucia al suo paese
Ma se le accoglienze dei paesani dì Lucia al Cardinale non poterono essere più clamorose, nè più calde di quelle che gli avevano fatte per tutto attorno, avevano però una espressione di una riconoscenza speciale, che Federigo potè distinguere: anzi egli intese più d'una volta nelle benedizioni che gli erano date, unito al suo nome suonare quello di Lucia. Il buon vecchio tripudiò in cuore e per quella gioja che dà sempre agli onesti il vedere l'espressione pubblica d'un sentimento onesto ed umano e perchè con un tal favore del popolo gli parve che Lucia potesse con sicurezza tornare,
82
Il Visconti fa in margine l'osservazione seguente: «Lascerei come una inezia questo cenno sul Griso. Ha del rettorico o per dir meglio del Tassesco:
83
È il famoso Azzecca-garbugli, che prima chiamò
84
Valente. [Postilla del Visconti].
85
Quest'episodio è un brano del capitolo III del tomo III. (Ed.)