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L’opera di Primo Levi presenta un caso straordinariamente ricco e articolato di intertestualità. Lettore curioso, onnivoro, asistematico, Levi esplorò molteplici campi del sapere – letterari, scientifici, storici, ecc. – navigando tra libri e riviste specializzate e di divulgazione, per motivi di ricerca o di puro divertimento, spesso accostandosi alle culture straniere in lingua originale, mosso da una curiosità eclettica e dal desiderio intenso di conoscere e di comprendere. Già scandagliata in parte da Levi stesso nella sua antologia La ricerca delle radici (1981), la biblioteca di Levi rimane comunque tutta da scoprire. Questo volume intende tracciare i lineamenti di una mappa critica degli innesti, intertesti e trapianti che collegano l’opera leviana ai libri altrui, mettendola a confronto con ventuno autori, in una galleria «poliglotta e polivalente» che include classici come Dante, Shakespeare, Leopardi, Baudelaire e Carroll, autori di letteratura moderna come Kafka, Mann e Calvino, e scienziati come Galileo, Darwin, Heisenberg e Lorenz.

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