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disperatamente i suoi piccoli pugni sul petto di Kyou per costringerlo a lasciarla andare…ma sentì le ginocchia cedere e le forze abbandonarla. Si spinse disperatamente contro il petto del guardiano per liberarsi, ma riuscì solo a eccitarlo di più e a rendere il suo bacio ancora più penetrante.

      Sentì Toya urlare il suo nome e sapeva che lui la stava guardando, ma Kyou non voleva saperne di allentare la sua presa. Il bacio si approfondì e divenne più esigente, e i gemiti di Kyoko più intensi. Lei provò a prenderlo a calci, ma Kyou intrappolò la sua coscia tra le gambe; al culmine della frustrazione la ragazza provò a dargli un morso, ma nemmeno quell’espediente funzionò.

      Non le stava facendo del male. Anzi, quello che le faceva era…piacevole. Ora la stava tenendo imprigionata tra le sue gambe e si muoveva ritmicamente contro di lei come se…Kyoko stesse cavalcando la sua mano. Era una tortura terribile…ingiusta. Non aveva mai provato quelle strane…sensazioni, prima. Non aveva mai pensato che Kyou fosse capace di baciare qualcuno…tantomeno che potesse toccarla così. Ma le piaceva, le piaceva tanto…Provò a scuotersi da quel piacere, a liberarsi ancora di lui, mentre il suo corpo e la sua mente ingaggiavano una lotta sena quartiere nelle profondità del suo cuore

      Kyou era eccitatissimo dalla determinazione di quella ragazzina, che continuava a combatterlo anche se avrebbe voluto cedere al suo bacio e lasciarsi andare al piacere che lui le stava dando. La sentiva, poteva scavare indisturbato dentro di lei e fare sue le sensazioni che lei provava in quel momento. Il suo corpo verginale lo desiderava disperatamente, anche se si sforzava di combatterlo. E il fatto che Toya potesse vederli al di là della barriera, accresceva il suo piacere.

      La sentiva cedere ogni istante di più tra le sue braccia, e quasi gemette quando pensò di avere vinto. I gemiti della ragazza crebbero d’intensità mentre la sua anima da sacerdotessa prendeva vita... quell’essenza eterea che solo i guardiani potevano percepire. Non si era arresa. Lo combatteva ancora, ma non contava più, perché la sua anima sacra aveva fatto la scelta. Ormai Kyou si era spinto troppo oltre perché fosse possibile tornare indietro.

      Lo sguardo di Kyou si fissò in quello di Toya, suo fratello, desiderando che lui vedesse, che lo guardasse risvegliare la passione selvaggia della sacerdotessa. L'espressione sul viso di Toya ... lo sguardo che vide riflesso nei suoi occhi in quel momento… Sì, ora l’ingenuo fratello sapeva il prezzo che era stato costretto a pagare per aver distolto lo sguardo da chi invece avrebbe dovuto proteggere. Lui stesso era stato artefice del danno che aveva arrecato Kyou alla sua amata.

       I sussulti di piacere della ragazza gli fecero quasi perdere del tutto il controllo: era a un passo dal prenderla, ormai. Moriva dalla voglia di farlo. Toya avrebbe saputo cosa si provava a desiderare disperatamente qualcosa che suo fratello gli aveva rubato, e che lui non avrebbe mai potuto avere.

      Kyou poteva sentire la lotta disperata della sacerdotessa indebolirsi sempre più mentre cresceva in lei la voglia di spingersi sulla mano sotto le sue gonne, che le dava quell’immenso piacere. Un umido calore le si riversò sulle cosce, la schiena le s’inarcò e, con gli occhi chiusi, lasciò che le sue guance si facessero cremisi per il piacere. Proprio quando stava per raggiungere la vetta della montagna su cui lui l'aveva costretta a salire, staccò la bocca da quella di Kyou e gridò per l’orgasmo. Il viso di Kyou non cambiò espressione ma i suoi occhi scintillarono mentre la guardava venire, sentendo il suo corpo caldo stretta contro a lui. E l'aveva solo toccata ... Che immane lascivia si nascondeva nell’anima della sacerdotessa!

      Kyoko sentì il suo clitoride pulsare impazzito contro la mano di lui, e tornò in sé. Lo guardò…e lo trovò immensamente bello. Sembrava così angelico, malgrado la cattiva azione che aveva appena fatto… Non era migliore di suo zio Hyakuhei. Si sentì invadere dalla rabbia, più ancora che dalla paura, per ciò che lui le aveva fatto.. Alzò la mano e lo colpì forte sulla guancia, poi si fermò quando si rese conto che probabilmente aveva appena firmato la sua condanna a morte.

      Quando il suono dello schiaffo svanì, Kyoko alzò il mento in segno di sfida mentre la pioggia scrosciava contro la barriera invisibile. "Ti odio!" sibilò, mentre lacrime di frustrazione le scendevano giù per le guance.

      Kyou non si sentì minimamente toccato da quelle lacrime e non allentò la presa, ma fissò lo sguardo su di lei e si soprese di leggervi rabbia, oltre che paura... Che le piacesse o no, il suo sangue di guardiano l'aveva scelta e per questo ... erano entrambi condannati. A Kyou piaceva l'odore della sua rabbia. Era come un afrodisiaco per lui, ma sentì il coltello caldo della gelosia squarciargli il petto, mentre lei si voltava a guardare smarrita suo fratello, al di là della barriera.

      Gli occhi di Toya erano ora nascosti dietro la frangia dei suoi capelli color mezzanotte striati d'argento, mentre li guardava. Sapeva di non poter rompere la barriera che Kyou aveva creato, ma aveva sentito il grido di Kyoko. Capì che lei odiava il fratello e spettava a lui, adesso, liberarla dalla sua schiavitù.

      "Kyou!" gridò Toya, fissando Kyou con occhi rabbiosi. "Siamo i suoi protettori ... i suoi guardiani! Restituiscila subito! Dammela!” La sua voce era aspra e stridente come lo scroscio furioso della pioggia.

      Kyou continuava a guardare Kyoko. Le carezzò dolcemente una guancia, e la guardò fisso coi suoi occhi dorati. "Così possessivo…" sussurrò, come se stesse parlando a se stesso, e resistendo alla minaccia riflessa nello sguardo furente di Toya. Il fatto che Kyoko avesse ancora meno paura di lui perché era furiosa, lo divertiva.

      Spostando di nuovo lo sguardo su quello del fratello, gli occhi di Kyou fiammeggiarono, ma la sua voce rimase fredda e priva di emozioni. "È troppo tardi. Sei stato troppo negligente, e non hai impedito che si trovasse qui, nel cuore della notte, da sola, di fronte al Santuario.”

      Kyoko cercò di liberarsi di lui, ma Kyou la strinse ancora più forte. “Lasciami andare, mostro!" gridò. Si voltò a guardare Toya e stava quasi per urlargli di venire a salvarla…ma le sue labbra rimasero chiuse: non voleva che i due fratelli si ammazzassero a causa sua. Sapeva che Kyou era forte ma sapeva anche che, se era pazzo di rabbia, la forza di Toya poteva crescere a dismisura e divenire quasi indistruttibile. Una battaglia tra loro sarebbe stata all’ultimo sangue. Ma non potè fare a meno di guardarlo con quegli occhi imploranti…uno sguardo che da solo era una silenziosa richiesta di aiuto.

      Come se potesse leggerle nella mente, Kyou l’afferrò violentemente per il mento, forzandola a distogliere lo sguardo da Toya. "Non farlo!” ringhiò, e godette della paura che le vide riflessa negli occhi. Poi, le mise le dita affusolate su un punto preciso del collo e premette leggermente, fino a farla svenire tra le sue braccia. Si pentì quasi subito di averla tramortita…ma era necessario.

      Toya sapeva che suo fratello era più forte di lui, ma comunque ... non aveva il diritto di prenderla. Lesse un perverso desiderio negli occhi di Kyou, mentre guardava Kyoko. "Cosa credi di fare? Dannazione! Restituiscila a me ... l'ho sempre protetta." sibilò, fissando torvo Kyou, in attesa della sua risposta.

      Kyou percepiva ciò che suo fratello ancora ignorava: il male si stava avvicinando sotto le sembianze di Hyakuhei e dei suoi demoni di bassa lega. Ciò che stava facendo sarebbe stata un’ottima lezione per Toya.

      Toya era furente. Aveva le mani strette a pugno e quasi tremava dalla rabbia.

       "Cosa ti passa per la mente, Kyou? Lei è la nostra sacerdotessa!" Non ottenendo ancora risposta, aggiunse: “Hai sempre detto che gli umani sono una razza inferiore. Che te ne fai, di lei?”

      Il viso di Kyou rimase inespressivo e il suo tono di voce sembrava quasi dolce, quando si degnò di rispondere al suo fratello minore, come si fa con un bambino capriccioso. "Se non la proteggi, ti verrà tolta. E’ questa la legge per noi custodi, fratello. Te ne sei dimenticato?”

      Toya stava fissando la dolce ragazza mollemente addormentata tra le braccia di Kyou: aveva capito tutto. Kyou non l’avrebbe mai confessato, ma era innamorato della sacerdotessa! Ironia della sorte. E lui stesso amava suo fratello…ma amava anche la sacerdotessa e la voleva per sé. E se la sarebbe ripresa…a qualsiasi costo.

      Gli occhi dorati di Kyou si fissarono con durezza in quelli di Toya. "Hyakuhei è vicino ... non riesci a sentirlo? Lei era in pericolo. L'hai lasciata intatta, non marchiata

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