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La Conoscenza Proibita All'Umanità. Daniele Villa
Читать онлайн.Название La Conoscenza Proibita All'Umanità
Год выпуска 0
isbn 9788835425199
Автор произведения Daniele Villa
Издательство Tektime S.r.l.s.
coincidenza degli equinozi di primavera ed autunno, da questo orientamento, e non solo, si denota come l’intero edificio sia stato progettato come una vera e propria macchina energetica incentrata allo sfruttamento delle energie ritmiche solari. L’inusuale disposizione apparentemente casuale delle finestre, che servivano a scandire precisi tempi e funzioni relazionandosi con lo spostamento del Sole e delle sue energie nella perfezione strutturale dell’edificio in cui le tangenti ai lati del cortile interno si incontrano precisamente al centro delle torri ottagonali formando il disegno della stella a 8 punte (la Vergine Maria) che crea inoltre un tesseract a 8 punti. Oltre alle cisterne sulle torri sotto il piano di calpestio del cortile si trova una grossa cisterna di acqua per la raccolta delle acque piovane. L’acqua come già detto è un elemento fondamentale per l’attivazione di energie orgoniche, la scelta dell’ ingresso principale a est mette in moto l’energia femminile di accoglienza e trasformazione. L’equinozio di autunno è la porta verso il momento dell’introspezione, della guarigione, della trasformazione. Il frutto che rappresenta questo momento è la melagrana che è simbolo di maternità saggia e matura; della sacerdotessa della guarigione rivolto a tutti i figli biologici e universali. In questo momento la parte femminile saggia che è in noi guarisce il proprio Se e quello degli altri fermentando gli elementi. L’equinozio di primavera è legato alla Dea Ostara, Dea della fertilità dei nuovi inizi, portatrice di entusiasmo verso gli altri e il mondo, simboleggiata da lepri, uova, farfalle che ad oggi ancora rappresentano la Pasqua. La rinascita di Cristo cade la prima domenica dopo l’equinozio o quella seguente se è di Luna piena. La primavera è anche il momento delle nozze tra il Dio Sole e la Dea Terra, il momento dell’unione della nuova vita. Momento di equilibrio cosmico perfetto che porta energie per prendere consapevolezza di Se. L’uovo è il simbolo della rinascita cosmica ed il colore è il giallo. La costruzione inoltre ricorda la ruota celtica. La struttura è composta da tre diversi materiali la cui disposizione non è casuale ma studiata in rapporto all’effetto cromatico che ha nell’osservatore e non solo (anche come orgoniti -architravi e cornici delle porte). I colori hanno delle loro
vibrazioni. I materiali ricorrenti sono tre:
1-pietra calcarea (bianco/rosato)
2-marmo bianco
3-breccia corallina (rosastro, con macchine di colore giallo/bianco/rosa/)
Ogni materiale ha una sua propria condensazione orgonica. L’edificio, inoltre, pare venisse usato per esperimenti alchemici di trasmutazione di metalli sotto la direzione di Michele Scoto, tra i primi autori latini di questa scienza occulta. L’astrologo Scotto sosteneva di aver assistito alla trasmutazione del rame in argento. Una leggenda narra di banchetti imperiali dove a tavola comparivano ogni genere di alimenti senza che i cuochi cucinassero. Avevano forse scoperto l’energia che qualche secolo dopo un giovane di nome Ettore Majorana era riuscito a governare con la sua macchina!!?
La disposizione delle cisterne per la raccolta dell’acqua e quella dei camini (fuoco) formano il pentagono stellato con il vertice verso l’alto. Nelle dimensioni della costruzione del castello si riscontra la serie di Fibonacci.Ciò dimostra anche il grande valore spirituale dell’opera, l’otto intenso anche come pace, ritorno eterno, resurrezione. Altro elemento fondamentale sono le torri delle scale a chiocciola che si sviluppano in senso spiraliforme antiorario, se ne comprende la funzione solo se si considera il tutto come una grande macchina energetica. Queste scale a spirale hanno la funzione di disperdere la carica energetica creata dalla costruzione nel circondario, praticamente delle antenne trasmittenti di energia orgonica positiva (tipo Mhenir). Il simbolismo delle scale è molteplice, dinamismo,continuità ciclica, sviluppo ed espansione , flusso del tempo con i suoi vari cicli di cambiamenti, schema del moto dell’energia universale, lo sviluppo del cosmo a partire dal centro,coscienza creativa dell’universo che da origine a tutte le cose manifeste, mette in comunicazione ciò che è in alto con ciò che è in basso, di unire la terra con il cielo, di avvicinare l’uomo al concetto di elevato e di infinito. Nei miti i gradini della scala sono sette come i metalli dell’alchimia, i sette pianeti dell’astrologia tradizionale, le sette tappe della spiritualità cosmica, nel processo alchemico la spirale inizia termina nell’uovo cosmico centrale e dove lo scarabeo, simbolo egizio del Sole che rinasce da se stesso, percorre il sentiero spiraliforme trasformandosi gradualmente nei sette pianeti ma dove l’uomo percorrendo il sentiero dell’elica ascendente può salvarsi ma perdere se stesso.
Concetto esposto da Johann Georg Gichtel in “Theosophia Pratica del 1696 egli scrive : “… l’uomo può cadere nella spirale settenaria del peccato legandosi alla propria fisicità e alle proprie passioni, in balia di un gorgo che lo porta sempre più in basso, un vortice crudele dal quale è difficile e penoso uscire.”
Come si può ben capire queste scale sono state concepite su di un preciso e preordinato percorso simbolico.
Percorrendo le spirali delle scale a chiocciola del castello dal basso verso l’alto si passa dall’oscurità del piano inferiore , alla luminosità solare che ci avvolge progressivamente durante la salita in una autentica celebrazione della luce solare intenta alla liberazione spirituale ed alla trasformazione alchemica dell’uomo.
Nulla è lasciato al caso, dall’estremo proporzionamento aureo, alle iconografie presenti nel castello, tra cui quattro serpenti alati che spesso richiamano la dualità del femminile e del maschile ricordata dal Caduceo di Hermes, dallo Ying e Yang.
Chi ha concepito Castel del Monte conosceva i segreti della Grande Piramide, della sua energia fonte di vita immortale, ma mentre il primo avrebbe donato agli uomini questa energia, la piramide l’avrebbe tolta agli uomini per darla agli “Dei”, usandola come strumento per impossessarsi della parte animica che possediamo. Questa teoria è sostenuta da Corrado Malanga, universitario presso il dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’università di Pisa, dove ha insegnato per più di 35 anni Chimica Organica, Green Chemistry e Chimica dei Composti Elementorganici, passato interessato, per oltre quarant’anni, di problematiche inerenti alle ricerche su oggetti volanti non identificati di matrice esogena al pianeta Terra. Ha organizzato, in passato, la ricerca per il Centro Ufologico Nazionale (CUN) in qualità di
responsabile del Comitato Tecnico Scientifico, proseguendo poi il suo lavoro come fondatore del Gruppo Stargate Toscana. É stato columnist di importanti riviste di settore quali Notiziario Ufo, Ufo Network, Dossier Alieni, Stargate, Stargate Magazine, Area 51, X-Times, nonché collaboratore di due opere enciclopediche sugli UFO. Di particolare importanza il suo lavoro legato ai rapimenti alieni (Abduction), che ha studiato mediante tecniche di Ipnosi Regressiva e Programmazione Neuro Linguistica (PNL), fornendo moderne chiavi di lettura dell’intera fenomenologia ed un nuovo approccio alla risoluzione delle problematiche ad essa connesse. Nel suo libro “Cheope la fabbrica dell’immortalità” si legge : “… dunque nella Grande Piramide si ripeteva da millenni il mito della vita del faraone che veniva rigenerata utilizzando la parte animica di un altro essere umano … Dei dai poteri superiori che avrebbe passato la vita ad importunare i poveri terrestri, modificando a piacere gli eventi della nostra storia per dominarci … L’unico scopo che essi avevano, e hanno, era gestire le parti animiche degli uomini di questo pianeta … La piramide era una macchina idraulica per produrre frequenze basse che servivano per staccare la parte animica di qualcuno introdotto nella vasca di granito nella stanza del Re piena d’acqua. La vibrazione che la stanza produceva si accoppiava con frequenza animica, che veniva trasportata in acqua, come vibrazione sonora, nella stanza della Regina. In questa stanza un apparecchio acustico ricavato in pietra dalla forma delle nicchie prelevava le giuste frequenze e le rimetteva in aria, dove un cilindro di opportune dimensioni, contenente un essere senza parte animica, accoglieva la stessa che proveniva dal donatore nella vasca della stanza del Re. Il soggetto posto in questo cilindro così si rigenerava e riviveva per un ulteriore ciclo vitale di un anno almeno … Per quanto tutta questa operazione possa sembrare pazzesca, essa rappresenta la stessa che , anni prima, centinaia di soggetti addotti in ipnosi regressiva profonda avevano descritto nel corso di altrettante sedute, condotte anche da più operatori ipnologi con i quali lavoro. Chiaramente l’ambiente descritto durante quelle ipnosi era altamente tecnologico: i cilindri erano di materiale