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Il Dopo la Vita? No, non credo in nessuna di queste cazzate. Sono ancora sdraiato in quel letto d'ospedale, agganciato a fili e tubi. Accidenti. "Non rianimare". A che serve firmare un documento legale se nessuno lo legge? Avrei dovuto farmelo tatuare sulla fronte.

      Il mio corpo è morto e stanno pompando quella merda di farmaci per tenermi in vita nelle mie vene. Il mio cervello è ancora attivo ma è zeppo di antidolorifici. E la mia mente, senza più alcun controllo sul mio cadavere, deve pur fare qualcosa.

      Quindi, mi sto costruendo questa elaborata fantasia solo per divertirmi?

      Due menti. Conscio e subconscio. Quando dormiamo, il subconscio prende il sopravvento, alimentando con i sogni la parte cosciente in coma. Ora mi trovo nel mio subconscio, e mi sto divertendo a questo ridicolo gioco di rivivere i miei anni di scuola superiore.

      Quanto può durare?

      Fino a quando Caitlion non tornerà da McDonalds. Dirà loro di staccare la spina. Sa benissimo che non voglio continuare a vivere come un legume.

      Quanto tempo ho?

      Qui, nella mia fantasia, il tempo potrebbe non avere importanza. E non saprò nemmeno quando mi staccheranno i tubi.

      Fino a quando ciò non accadrà, mi godrò questo piccolo squarcio di finzione.

      Aprii l'iPad e toccai lo schermo.

      Oh Oh. Parola d'ordine.

      Non mi ha detto qual era la password.

      Probabilmente si trova nella cartella "Istruzioni", a cui non posso accedere senza la password.

      Nell'angolo in basso a destra dello schermo c'era un' omino stilizzato che indicava l’account.

      Potrebbe essere?

      Mi asciugai la mano sulla tuta e premetti il pollice sull'icona.

      Bam!

      Ciao, Charley.'

      Loro, o io, avevano pensato a tutto.

      Trovai la cartella "Istruzioni" e aprii il file “Guida.”

      Difficile sbagliarsi su questo.

      'Uno. Non sei immune a nulla. Ci sono pochissimi vaccini nel 1945. Il morbillo, la parotite, la difterite e specialmente la poliomielite sono tutti presenti. Probabilmente ti ammalerai di varicella. Ricorda, non toccare i malati e lavati spesso le mani. "

      Polio, scommetto che è quello che ha Melody.

      'Due. Non puoi dire a nessuno della tua missione. Penseranno che sei pazzo e sarai rinchiuso in un manicomio. "

      Missione? Quale missione?

      'Tre. La tua missione è prevenire il riscaldamento globale. "

      Oh, tutto qui?

      'Quando hai lasciato il 2019, il mondo aveva già oltrepassato la soglia critica. Le calotte glaciali si stavano sciogliendo, i livelli del mare si stavano innalzando, il riscaldamento climatico procedeva a un ritmo accelerato. Tra duecento anni, la Terra inizierà da sola a correggerlo, ma la razza umana ormai si sarà estinta da tempo. "

      Questa non è una buona cosa.

      'Devi iniziare il passaggio all'energia verde – eolica e solare.'

      Sono solo un ragazzo. Cosa posso fare?

      'Hai solo quattordici anni, ma hai tutta la conoscenza dell'umanità a portata di mano. Tutto quello che devi fare è progettare una turbina eolica e un pannello solare. "

      Si, come no. Qualsiasi adolescente potrebbe farlo.

      'E infine, non dimenticare di lavarti le mani.'

      Questo è tutto? Tutto quello che devo fare è rimanere in vita e inventare la tecnologia dei prossimi cinquant’anni?

      Polio. Wow, me ne sono dimenticato. Quando ero piccolo, ho visto molti bambini con le stampelle o i tutori alle gambe.. Mi chiedo quanti anni abbia il dottor Salk nel 1945. Deve ancora lavorare sul suo vaccino contro la poliomielite?

      Non voglio finire in un polmone d’acciaio.

      Cliccai sulla scheda Wikipedia.

      E Albert Einstein. Devo parlare anche con lui.

      Lessi qualcosa sull’ obesità e la poliomielite. Da un collegamento passai a un altro. Causa ed effetto. Storia della ricerca. Trattamento e cure. La polio è causata da un virus, l'obesità causata da molte cose. La poliomielite è altamente contagiosa.

      Prima che me ne rendessi conto, era passata un'ora.

      “Charley Eye! Dove sei?"

      Oh no! La mamma. Le uova!

      "Vengo, mamma."

      "Cosa ci fai lassù?"

      Misi via l'iPad, lo riposi nella scatola e lo nascosi nel di fieno.

      "Cerco le uova."

      "Le galline non possono salire lassù."

      Scesi dalla scala. "A volte volano quassù."

      "Si? Allora raccogli che le uova che trovi lassù, così posso finire di preparare la cena. Tuo padre tornerà a casa presto.

* * * * *

      Mentre mangiavamo sulle gradinate, Patsy, Melody e io abbiamo parlato delle lezioni che condividevamo. Melody e io avevamo la stessa classe di inglese. Tutti e tre eravamo insieme in quella di storia e di Spagnolo. Patsy e io avevamo in comune le lezioni di scienza.

      "Possiamo studiare la storia insieme, dopo la scuola." dissi.

      "Perché no?" Melody si strinse forte il bavero del cappotto a causa del vento freddo. "Sarebbe molto più facile se noi tre studiassimo insieme."

      "E’ vero – mugugnò Patsy – Mi imbatto sempre in parole che non capisco."

      "Va bene – dissi –Dove ci riuniamo?"

      "Io e Patsy siamo vicine di casa, quindi forse da me o da lei.”

      "Per me va bene.” dissi.

      "Chiederò alla mamma se possiamo studiare a casa mia – disse Patsy – Ma credo che ci darà il permesso.”

      "Che freddo!" Piegai il mio sacchetto da colazione marrone vuoto e me lo infilai nella tasca dei calzoni..

      "Hai freddo?" chiese Melody.

      "Sì, comunque ok."

      "Va bene, d'accordo."

      "Faremmo meglio ad andare – dissi- L’intervallo per il pranzo è quasi finito."

      Mentre camminavamo verso l'edificio scolastico, dissi. "Ehi, guarda questo."

      Corsi verso l'asta della bandiera, la afferrai con la mano sinistra, mi girai in aria, poi mi afferrai più in alto con la mano destra. Poi salii in aria, muovendo i piedi come se stessero salendo su un muro. Quando fui in verticale feci finta di nuovo di camminare per aria, poi balzai giù.

      "Wow!– disse Patsy – Dove l'hai imparato?"

      Avevo notato che dei ragazzi si erano fermati a guardare. "Um … è solo qualcosa che ho imparato nel nostro cortile."

      "È stato davvero … fantastico!” esclamò Melody.

      "Così bello che mi ha fatto venire i brividi!” aggiunse Patsy.

      Ridemmo, poi ci affrettammo verso la porta della scuola mentre suonava la campanella.

* * * * *

      Il giorno dopo a pranzo, mi sedetti con Patsy e Melody sulle gradinate.

      "La mamma ha detto che possiamo studiare a casa mia – esordì Patsy – Vuole che tu e Melody veniate a cena domani sera, poi possiamo usare la sala da pranzo per studiare."

      "Fantastico! – dissi – A te va bene, Melody?"

      "Sì, ci sarò. Possiamo dedicarci anche allo spagnolo? ”

      "Sicuro. Qual è il tuo indirizzo, Patsy? – le chiesi – Dirò a mio padre di venire a prendermi verso le nove di domani sera. Me lo

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