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condizioni dei suoi sudditi in Patria straniera “. In pratica, grazie alla sua Mafia ,si assicurò il controllo completo dell’immigrazione Cinese in America, per super affollarla di Cinesi e mantenere gli States in una sorta di sudditanza occulta. Per parare il colpo e riprendere il controllo sul proprio Paese senza perdere i benefici dei traffici con la Cina ecco allora che furono promulgate le famose Leggi Razziali , a cui seguì tutta l’ondata di libri, manifesti e seminari sul “ Pericolo Cinese”

      

      

       Thomas Nast images Chinese peril

       Pungente e acuto, Thomas Nast criticò apertamente il sistema politico Americano e le sue leggi razziali, su uno dei giornali più quotati dell’epoca l’ Harper’s Weekly.

       Ecco qui uno dei suoi disegni intitolato Go West- Go East – dove espone d’impatto le rovinose leggi Jim Crow .

      

      Fidando nel congenito desiderio di manipolazione del popolo Americano e del suo radicato razzismo il Governo definì precisamente i Cinesi come ” indesiderabili “, privandoli di qualsiasi personalità giuridica e concedendo piena immunità al singolo, che quindi si sentì autorizzato a ” farsi giustizia da solo “.

      Il massacro di Los Angeles fu diretta conseguenza di questo perverso meccanismo : come al solito in tempi di crisi sono gli stessi Governi che , per coprire le proprie colpe, indicano il capro espiatorio e gli unici che alla fine traggono beneficio dalle guerre tra poveri.

      L’ incendio di Chicago dell’8 ottobre 1871 completò il quadro: si trattò di uno dei disastri più tragici dell’ America, nel quale l’intera città fatta di legno fu rasa al suolo lasciando per terra i corpi carbonizzati di 300 persone, in strada 110.000 senza tetto e nella memoria 18.000 edifici dei quali rimase un unico muro. L’inchiesta che ne seguì determinò che si trattò di uno di quegli eventi nefasti scatenati unicamente dall’ ira di Dio e, dopo aver steso un velo pietoso sulla bufala della mucca

      ( Irlandese ) che avrebbe appiccato casualmente il fuoco facendo cadere per terra una lampada, il caso fu archiviato.

      In realtà molte voci sussurrarono che NON FU la mano del destino bensì quella umana a originare l’incendio, e per i soliti sporchi motivi di denaro e di potere.

      Molte cose non quadrano di quell’ incendio, come ad esempio l’intervento dei Vigili del Fuoco, il cui corpo eroico era considerato un esempio di organizzazione e di vigilanza per gli Stati Uniti, impegnato com’ era a difendere dal fuoco una città di legno e in pieno sviluppo in cui la media degli incendi era di…2 al giorno! Il Dipartimento era attrezzatissimo: nel 1866 vantava undici camion completi, due impianti estintori manuali, tredici carrelli flessibili, un camion elevatore con scala,120 vigili di ruolo,125 volontari e 53 cavalli. Nel 1871 inoltre era stato dotato, unico nel suo genere, del Knocke-Pattent Hose Elevator, una torre d’acqua in grado di generare e indirizzare un getto d’acqua di elevata potenza. Ciò a significare quanto esperto e attrezzato fosse il Corpo dei Vigili del Fuoco che la notte dell’8 ottobre 1871 si trovò a sedare le fiamme del famoso incendio. Tuttavia si segnalano almeno due grossolani e imperdonabili errori del Dipartimento, tali poi da far perdere completamente il controllo sulle fiamme.

       Chicago fire, 1871

       Il grande incendio di Chicago costò all’America circa 200 milioni di dollari dell’epoca. Ecco un’immagine tratta da Harper’s Weekly disegnata da John Chapin, che mostra il ponte in Randolph Street completamente distrutto dalle fiamme.

      

      

      Il primo riguarda il Pronto Intervento: si sa che i Vigili si attivarono SOLO 2 ore dopo la prima segnalazione, e unicamente perchè alla prima se ne aggiunsero molte altre.

      Il Dipartimento si giustificò adducendo il fatto che ” pensavano che la nube di fumo segnalata appartenesse ad un altro incendio, sedato nella stessa zona il giorno prima “.

      Molto strano e quasi grottesco, per Pompieri esperti. Inoltre negli annuari del Dipartimento non si fa menzione di un incendio simile che, ancora più strano, si era originato in un deposito di legnami.

      L’errore successivo è assurdo: comprendendo che si tratta di un nuovo incendio il Dipartimento invia le pompe…ma in tutt’ altra direzione! Si parlò di ” errore di comunicazione” tra gli addetti, cosa incomprensibile per gente avvezza a scambiarsi velocemente e con precisione un tale tipo di informazione! Inoltre, e questo mi puzza, per tutta la mattinata il Dipartimento era intervenuto a sedare quattro piccoli incendi di natura dolosa proprio in quella stessa zona, per cui la conosceva molto bene. COME può non aver pensato che anche il quinto fuoco della giornata potesse essersi sviluppato LI’?

      Comunque sia gli errori furono fatali e, malgrado i successivi sforzi e la collaborazione da parte delle città vicine, la furia dell’incendio distrusse tutto, e quando arrivò a bruciare anche l’acquedotto la popolazione comprese di avere perso la sua battaglia contro il fuoco. A questo punto ci si chiede : se davvero l’incendio fu doloso CHI e PERCHE’ avrebbe fatto questo?

       Chicago fireman, 1871

       Ecco una rara foto del corpo dei Vigili del Fuoco di Chicago con una delle varie stazioni attrezzate, nel 1871, pochi mesi prima del grande incendio. L’attrezzatura era modernissima e all’ avanguardia per quei tempi. Ci si chiede COSA possa avere originato quei grossolani errori che risultarono fatali per la città.

      

      

      Dovete sapere che la stragrande maggioranza degli edifici nel cuore della vecchia Chicago era fatiscente, di ghetto, e occupata abusivamente dalla cosiddetta feccia, cioè tutti qui poveracci di etnìe diverse che lì trovavano rifugio. In questi edifici il vizio, la mafia, la prostituzione erano di casa e spesso in mano ai Clan Irlandesi, che erano molto odiati e temuti.

      Frederick Law Olmsted , padre dell’architettura di New York, arricciava il naso davanti agli edifici di Chicago , definendola ” città retrograda fatta di immigrati, bar e case di legno, affogata nelle sue manie di grandezza che la porta a costruire giganteschi palazzoni dal gusto grossolano e discutibile “.

      ( the Nation,1870) Inoltre Chicago risultava molto indietro nella Industrializzazione, penalizzando gli Stati Uniti. Come all’ epoca di Nerone l’ incendio permise di spazzare via tutto ciò che di brutto, indesiderabile e promiscuo frenava Chicago nella sua corsa verso la modernità e di cui, senza quell’ evento fortuito , non avrebbe mai potuto liberarsi in maniera neutrale. Alla fin fine l’incendio rappresentò un affare per la città, che godette dell’ausilio economico dello Stato e dei privati che la ricostruirono da capo a piedi e che lo stesso anno ospitò la prima scuola di Architettura degli Stati Uniti ( i cui esponenti di spicco appartenevano al Genio Militare della Guerra di Secessione) arrivando infine ad inaugurare nel 1885 l’ Home Insurance Building, , il primo grattacielo d’America!

       Home Insurance Building, 1888

      

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