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Storia della decadenza e rovina dell'impero romano, volume 6. Edward Gibbon
Читать онлайн.Название Storia della decadenza e rovina dell'impero romano, volume 6
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isbn
Автор произведения Edward Gibbon
Жанр Зарубежная классика
Издательство Public Domain
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Bisogna esaminare rigorosamente Claudiano e Prudenzio, per ridurre le figure, ed estorcere il senso istorico di que' Poeti.
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Et gravant en airain ses frêles avantages
De mes états conquis enchaîner les images.
Era famigliare a' Romani la pratica d'esporre in trionfo le immagini de' Re e delle Province. Il busto di Mitridate medesimo, d'oro massiccio, era alto dodici piedi. Freinshem,
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La guerra Gotica ed il sesto Consolato di Onorio, legano oscuramente insieme gli avvenimenti della ritirata di Alarico e delle sue perdite.
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L'avanzo del poema di Claudiano sul sesto Consolato d'Onorio descrive il viaggio, il trionfo ed i giuochi (330-660).
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Vedasi l'inscrizione nell'Istoria degli antichi Germani di Mascou VIII. 12. Le parole sono positive ed indiscrete,
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Sopra il curioso, quantunque orrido, soggetto dei Gladiatori si consultino i due libri dei Saturnali di Lipsio, che come
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Vedasi la perorazione di Prudenzio (
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Teodoret. l. V. c. 28. Io bramo di creder la storia di S. Telemaco. Pure non è stata dedicata veruna Chiesa, nessun altare è stato eretto all'unico monaco, che morì martire nella causa dell'umanità.
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Questo ragguaglio di Ravenna è tratto da Strabone (l. V. p. 327), da Plinio (III. 20), da Stefano di Bisanzio (V. Ραβεννα p. 651.
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Marziale (
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La favola di Teodoro e d'Onorio, che Dryden ha sì mirabilmente preso dal Boccaccio (
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Dall'anno 404 in poi le date del Codice Teodosiano divengono permanenti in Costantinopoli ed in Ravenna. Vedi la
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Vedi Deguignes
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Procopio (
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Zosimo (l. V. p. 331) usa la generale espressione di nazioni di là dal Danubio e dal Reno. Anche i vari epiteti, che ogni antico scrittore può avere accidentalmente usato, indicano manifestamente la lor situazione, e conseguentemente i loro nomi.
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Il nome di Radagast era quello d'una Divinità locale degli Obotriti (in Meclemburgo). Un Eroe potrebbe naturalmente aver preso il nome del suo Dio tutelare; ma non è probabile, che i Barbari adorassero un Eroe sfortunato. Vedi Mascou
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Olimpiodoro appresso Fozio (p. 180) usa il vocabolo greco όπτϊμάτοι, che non dà alcuna idea precisa. Io sospetto, che fossero Principi e nobili coi loro fedeli compagni, cavalieri coi loro scudieri, come si sarebber chiamati alcuni secoli dopo.
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Tacit.
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Tale è il modesto linguaggio d'Onorio, trattando della guerra Gotica, ch'egli aveva veduta alquanto più da vicino.
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Zosimo (l. V. p. 331) trasporta la guerra e la vittoria di Stilicone oltre il Danubio; strano errore, che viene imperfettamente e di mala grazia medicato leggendo Αρνον per l'ϛρον (Tillemont
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Poco dopo che Roma fu presa dai Galli, il Senato, in un subitaneo bisogno armò dieci legioni, cioè 3000 cavalli, e 42000 fanti; forza che la città non avrebbe potuto somministrare sotto Augusto; Liv. VII. 25. Questa proposizione può imbarazzare un antiquario, ma vien chiaramente spiegata dal Montesquieu.
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Machiavello ha dimostrato, almeno come filosofo, che Firenze trasse insensibilmente l'origine dal commercio che si faceva dalla rupe di Fiesole alle rive dell'Arno (
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Il Giove però di Radagaiso, che adorava Thot e Woden, era molto diverso dal Giove Olimpico o Capitolino. L'indole condiscendente del Politeismo potea congiungere quelle varie e distanti Divinità. Ma i veri Romani abborrivano i sacrifizi umani de' Germani e de' Galli.
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Paolino (