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sono felici di aiutare i loro vicini, che considerano una famiglia da quando hanno perso i loro genitori. Jarrod è rimasto orfano da poco, mentre i fratelli e la sorella di Cordell si sono rivoltati contro di lui e la madre dopo la morte del padre. Entrambi vengono subito catturati da quella ragazza con i capelli rosa, anche se suo zio Frank li ha avvertiti di andarci piano con lei. Infatti, sembra che Trinity non solo abbia appena perso la propria casa per colpa di una fuga di gas, ma che sua madre sia morta un paio di anni prima, un trauma da cui la ragazza non si è mai veramente ripresa.

      Nonostante i suoi sforzi, Trinity si innamora dei due uomini, che la aiutano a scoprire i segreti che il suo ragazzo aveva tenuto nascosti a tutti. Lui è morto nell'esplosione, ma il loro amore era finito molto tempo prima, e Trinity adesso sta per scoprire perché.

      I tre si aiutano a vicenda a guarire le proprie ferite mentre comprendono il vero significato della parola famiglia. Trinity impara a fidarsi di nuovo, rendendosi conto che li ama come non aveva mai amato il suo ragazzo.

      Ma i due cowboy non sono affatto come sembrano, e chi è la donna tra le loro braccia?

      Dedica

      Questo libro è dedicato a tutti i lettori che mi hanno detto quanto adorano le storie con più protagonisti maschili. Buon divertimento ;)

      Riconoscimenti

      L'autore riconosce lo stato di marchio registrato e i proprietari dei seguenti marchi menzionati in questa opera di fantasia:

      Converse: Converse, Inc.

      Barbie: Mattel, Inc.

      Google: Google, Inc.

      Sherlock Holmes: Sir Arthur Conan Doyle

      Coke: Coca-Cola Company

      The Hallelujah Chorus: George Frideric Handel

      Calvin Klein: Calvin Klein Trademark Trust

      Cosmopolitan: Hearst Communications Inc.

      Dr. Martens: Dr. Martens International GmbH Trading Company

      Underwriter’s Laboratories: UL LLC

      Marilyn Manson: Warner, Brian Hugh Individual

      Capitolo Uno

      “Ehi, Frank, non ci avevi detto che era così carina!” Jarrod fischiò mentre la minuta ragazza con i capelli rosa scendeva dal treno.

      “Fai il bravo,” ribatté Frank a bassa voce mentre camminavano verso di lei. “Ricorda quello che ti ho detto.”

      Cordell alzò gli occhi al cielo in direzione del suo amico, scuotendo la testa incredulo, ma non disse niente. Jarrod era sempre il solito… Guardò la ragazza ma anche lui dovette ammettere che era bellissima.

      “Trinity, tesoro, come sei cresciuta.” Sylvia fu la prima ad avvicinarsi alla ragazza con i lineamenti affusolati, e l'abbraccio in cui strinse la nipote sembrò rischiare di spezzarla a metà.

      “Zia Sylvia, è così bello rivederti.” Trinity sorrise, anche se i suoi occhi mantennero una vena di malinconia. “E zio Frank, sei stato gentile a venire a prendermi. Avrei potuto chiamare un taxi. Cos'hai fatto al braccio?” Si accigliò mentre studiava il suo braccio sinistro, avvolto da una fascia e premuto contro il petto.

      Frank si fece avanti e la abbracciò. “Va tutto bene, dolcezza. Non preoccuparti. Sono solo caduto un po' goffamente, secondo il dottore. Uno dei cavalli è stato spaventato da un topo, o qualcosa del genere, e si è impennato all'improvviso. Non mi sono reso conto di quello che stava succedendo fino a quando non sono caduto a terra.” Ridacchiò. “Eppure, come dico sempre, dove non c'è senso, non c'è sentimento.” Inclinò la testa, lasciandola andare. “Loro sono Jarrod e Cordell.” Fece un cenno verso i due uomini, che si fecero avanti per raggiungerli.

      Cordell osservò Jarrod sorridere ampiamente alla ragazza e si sentì stringere lo stomaco, non sapendo bene come avrebbe reagito alla loro presenza. Con sua sorpresa, lei gli tese la mano.

      “Piacere di conoscervi, sono Trinity Ellis,” disse.

      Jarrod sembrava un po' perplesso mentre le stringeva la mano, anche se stava ancora sorridendo. “Jarrod Parker. Piacere di conoscerti.”

      Cordell la notò arrossire leggermente prima che si girasse verso di lui per salutarlo.

      “Ciao Trinity, sono Cordell Bray.” Le strinse la piccola mano, sorpreso che una donna così minuta avesse una stretta così forte. Indossava uno smalto rosa acceso che si intonava ai capelli, e il suo palmo era caldo e morbido contro la sua pelle. Non riuscì a resistere alla tentazione di prolungare un po' la stretta, così disse: “Benvenuta a Cavern County.”

      Trinity gli rivolse un piccolo sorriso prima di ritirare la mano. “Grazie.”

      “Siamo venuti qui per aiutarti con i bagagli, e per portarti a casa, ovviamente,” le disse Jarrod, guardandosi intorno.

      “Oh, è molto gentile da parte vostra, ma ho soltanto questo,” rispose, riferendosi al borsone giallo che teneva stretto come se temesse di vederlo sparire. “Tutto il resto è andato.” Le lacrime le riempirono i grandi occhi verdi mentre lo diceva, e il cuore di Cordell si serrò con forza.

      “Andiamo a casa e rilassiamoci, allora,” disse Sylvia in fretta, passando un braccio intorno alle spalle di Trinity e guidandola verso la macchina. “Scommetto che sei affamata, vero?”

      Cordell rimase un po' indietro mentre Frank seguiva le due donne.

      “Sembra che non mangi da un mese intero,” sussurrò Jarrod, avvicinandosi all'amico.

      “Ssh.” Cordell roteò di nuovo gli occhi. Jarrod era un uomo gentile e alla mano, ma il tatto non era mai stato il suo punto forte.

      “Sto solo dicendo,” disse Jarrod, alzando le mani in segno di resa, “che ho come l'impressione che volerà via se si alzerà un po' di vento.”

      “Smettila,” mormorò Cordell. “Sai dannatamente bene che ha passato le pene dell'inferno. L'ultima cosa di cui ha bisogno sono i tuoi commenti intelligenti. E non pensare che non mi sia accorto di come l'hai guardata. È off limits, ricordi?”

      “È anche molto bella. Non puoi dire di no,” borbottò Jarrod in tono cantilenante. “Ho visto il modo in cui tu l'hai guardata a bocca aperta, amico. Non venirmi a dire che non ti piace.”

      “Non è questo il punto. Dacci un taglio e basta, d'accordo?” borbottò Cordell a denti stretti mentre si avvicinavano a loro volta alla macchina.

      Jarrod sorrise.

      Cordell sospirò.

      “Smettila di preoccuparti per ogni cosa,” gli sussurrò Jarrod all'orecchio prima di fare il giro dell'auto.

      Cordell non poté fare a meno di sorridere mentre prendeva posto dietro il volante. Niente sembrava turbare Jarrod. Era una delle tante cose che apprezzava del suo migliore amico.

      “La stanza degli ospiti è già pronta per te,” disse Sylvia a Trinity mentre si dirigevano verso Pelican's Heath.

      “È molto gentile da parte vostra ospitarmi,” rispose Trinity a bassa voce. Era seduta tra i suoi zii, che la facevano apparire ancora più esile nonostante non fossero imponenti loro stessi.

      Cordell la guardò attraverso lo specchietto retrovisore. Sembrava sconcertata e lui si rese conto che probabilmente era ancora sotto shock per quello che era successo. “Ti piace cavalcare, Trinity?” chiese, cercando di mantenere la conversazione su toni leggeri.

      “Sì, lo facevo spesso,” rispose lei. “Ma non lo faccio da un po'. Credo di essere arrugginita.” La sua voce sembrava un po' più sollevata e Cordell la vide arrossire leggermente attraverso lo specchietto.

      “Beh, avrai un sacco di opportunità per ricominciare a farlo, a Pelican's

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