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© Manuele Migoni

      Descrizione: caratterizzante dell’opera, nel suo titolo “La consacrazione del successo” a incidere è soprattutto la salvaguardia di un segreto, quando il suo vincolo in alcuni casi diviene fondamentale affinché non si giunga al ricatto, a perdere, a morire. Tutto ruota attorno a questi elementi, in una spy story, un thriller d’azione che prende spunto dalle più recenti attualità riguardanti l’occulto, il crimine, la gestione del potere, un continuo filo conduttore che su quelle realtà porterà inevitabilmente ad analizzarne i meccanismi.

       Sull'autore : del '76, pubblica dal 2006, in rete dal 2012. I suoi sono racconti, raccolte, versi e aforismi, che meglio vogliono rappresentare la natura umana nelle sue innumerevoli sfaccettature. Considera il suo "Il lato oscuro del potere" quasi un testamento: la sua concezione del mondo. Tradizionalista con la T maiuscola, imparziale estimatore di Guénon, predilige romanzieri come Delizzos. Nonostante abbia spesso soggiornato altrove, ama particolarmente la sua città, Cagliari, e del suo "Questa è l'Italia", se anche ambientato a Roma, è senza dubbio riferito al luogo da cui proviene.

      

       Tutti i diritti riservati. ©2019. Ogni riferimento a fatti realmente accaduti è puramente casuale. Di “Questa è l'Italia” opera deliberatamente tratta da vicende reali, per una ricostruzione del tutto fantasiosa. Editing e realizzazione copertina a cura di Manuele Migoni.

      LA ZONA GRIGIA

      Il caso Virginia Blade

       Larry Belfiori, ex ufficiale della Royal Marines ora al soldo dei servizi segreti, è in trattative con Riley Webb, un individuo proveniente dai sobborghi della Londra più criminale. Trappole, depistaggi, complicità, sono all’ordine del giorno. Apparentemente, la finalità di tutto ciò sarebbe quella di rafforzare e direzionare poteri, corrispondere a richieste e esigenze, ottenere dei vantaggi...

      1.

       Testimonianza all'FBI di Jeff Terry, proprietario del Bristol, a seguito dell'uccisione del faccendiere Nat Calaiò - New York, Dicembre 2016

       «Nat Calaiò era a conoscenza di innumerevoli segreti riguardo alcuni membri del Dipartimento di Stato, per questo motivo alcuni di loro risultano scomparsi»

       «Quindi se le parlassi di omicidi rituali?»

       «Credo niente di tutto questo: Nat Calaiò non era precisamente un mafioso, ma una di quelle persone che si sarebbero potute definire “faccendieri”, lui si occupava soprattutto di intermediazioni tra cartelli del narcotraffico, soprattutto da qui, da New York; Pete Norton fece l'errore di intralciare alcuni carichi di droga e armi che dovevano giungere qui in città, intralciando perfino le indagini della DEA, la sua morte sarebbe stata per tutti continuità e garanzia di affari, e Nat non perse tempo nel farlo uccidere; quel che di cui ancora non mi capacito, è il fatto di come anche Nat sia stato ucciso: una volta mi parlò di un carcere messicano, me ne parlò nel caso in cui un giorno non l'avessi più rivisto...»

      2.

       Colloquio tra i due agenti FBI Paul Mary e Joseph Nicosia - New York, Gennaio 2017

       «Per il recupero dei soldi di Virginia Blade il problema è risolto, il conto a Panama le fu intestato da Pete Norton e, su specifica richiesta alla commissione, abbiamo provveduto a richiederne la procedura di sblocco; Pete Norton e soci le avevano comunque fornito un'altra identità, per cui Virginia Blade per la sua nuova vita risultava essere niente e poco di meno che Eleanor de Bethencourt, così come infatti attestato sul suo conto; ora abbiamo controllato se per caso Eleanor de Bethencourt corrispondesse a un'altra persona che non fosse Virginia Blade, ma dalle nostre ricerche non risultano Eleanor de Bethencourt scomparse, e comunque quelle viventi fino a poco prima della sua morte, risultano nate giorni mesi e anni diversi da quelli indicati nelle generalità rilasciate da Pete Norton per Virginia Blade, per cui il movente di Larry Belfiori apparentemente non fa una piega, bisognerebbe semmai comprenderne il perché, cioè per quale motivo si sia voluto esporre in questo modo, sapendo benissimo, nonostante la restituzione dei soldi, che lo avremmo potuto indiziare»

       «Larry Belfiori, l'agente britannico per caso?»

       «Proprio così, di lui ne abbiamo una registrazione telefonica Paul, senti un po'»:

       «Non avete motivo di sospettare su nessuno dei nomi che avete messo dentro questa vicenda. Su Virginia Blade, avreste dovuto immaginarlo, era una tossicodipendente, qualcosa non andò come avrebbe voluto, e ci lasciò le penne; e i nostri Merries e Webb, che ovunque andassero da noi erano sempre monitorati, forse spaventati, si diedero a gambe, e non certo quindi a mani vuote; ma anche tra loro qualcosa andò storto, e a questo punto sarebbe meglio riconsegnarvi la cifra sottratta a Virginia Blade dopo la sua overdose, purché Webb e Merries restino liberi; detto questo, sulla morte di Virginia Blade, per garantirci la sospensione sul caso, accorremmo sul luogo del delitto per infliggere 13 coltellate su un corpo già cadavere, e questo fin quando le cose non si sarebbero sistemate; ora è giunto il momento di far chiarezza, e di stabilire le reali cause che portarono al suo decesso, certo non sarà facile dimostrare il perché delle coltellate, ma sull'overdose statene certi, troverete un medico autentico predisposto per l'autopsia; ora devo lasciarvi, quanto prima troverete recapitati i soldi appartenuti a Virginia Blade»

      3.

      «Stretto riserbo, sarà un agente di primissima importanza, ora non saprei, personalmente non ne ho mai sentito parlare» concluse.

       Non senza difficoltà, il procuratore distrettuale Brian Richardson si incaricò di ricevere quante più informazioni da membri e delegati della CIA.

       Ma, come si era facilmente intuito, attorno alla figura di Larry Belfiori solo un muro di omertà.

       Riguardo il caso legato alla morte di Virginia Blade, da parte degli agenti Mary e Nicosia, man mano si iniziò a comprendere come la segretezza, il mistero che circondava la figura dell'ex ufficiale della Royal Marines, giustificasse il fatto di come abbia potuto agire indisturbato nei loro confronti, quasi in maniera azzardata.

       Sapeva quel che faceva, e ciò di cui poteva contare.

       Il sospetto era la sparizione di un ingente somma di denaro, era un omicidio? E lui trovò il modo, vero o presunto che fosse, di far comprendere che di furto non si sia trattato, né tanto meno di omicidio.

       Quale poteva essere in effetti, l'accusa da rivolgere nei confronti di Larry Belfiori?

       Ha agito completamente da agente segreto, e sul corpo deceduto di Virginia Blade non c'era traccia delle sue impronte.

       Al di là delle testimonianze di Jeff Terry, Mary e Nicosia avrebbero semmai potuto indagare sulla probabilità che la morte dell'agente CIA Pete Norton fosse strettamente collegata con la figura di Larry Belfiori.

      4.

       Agenti FBI a colloquio con il giudice londinese Neil Price - Londra, Febbraio 2017

       «Vedete, è probabile che conobbi il vostro uomo in circostanze del tutto insolite, non fosse altro che ancora non saprei dirvi con certezza se fu lui o qualcun altro a ricattarmi; ma il fatto che la mia elezione a sindaco fu letteralmente compromessa da quell'individuo, o chi per lui, quindi sicuramente per conto di qualche eminenza politica rilevante, mi ha dato molto a pensare, soprattutto perché prima delle elezioni, una priorità che mi ero posto, era quella di far piazza pulita in alcuni sobborghi di Londra, cioè di intercettare personaggi quali il Riley Webb, e per il fatto che nella chiamata ricattatoria che successivamente ricevetti da o per conto di Larry Belfiori, mi si segnalò proprio il gruppo di Riley Webb, come di un gruppo da non disturbare, da

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