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      Versi

      per

      ragazzi

      Juan Moisés de la Serna

      Tradotto da Francesco Basso

      Casa editrice Tektime

      2019

      “Versi per ragazzi”

      Scritto da Juan Moisés de la Serna

      Tradotto da Francesco Basso

      1ª edizione: gennaio 2021

      © Juan Moisés de la Serna, 2021

      © Edizioni Tektime, 2021

      Tutti i diritti riservati

      Pubblicato da Tektime

      https://www.traduzionelibri.it

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      Prologo

      Una mattina presto

      uno si alzò

      qualcosa all’improvviso sentì

      e privo di sensi crollò.

      Molto tempo era già passato

      quando un altro si avvicinò

      per indagare su ciò che lì era capitato

      e anch’egli collassò.

      Stesi lì per terra

      molto tempo sono restati

      da lontano li hanno visti

      e a vedere si sono avvicinati.

      AMORE

      Dedicato ai miei genitori

      Indice

      1. GLI ELEFANTI MALATI7

      2. SUL FONDO DEL MARE12

      3. LO STRUZZO ZOPPO15

      4. NON RIUSCIVO A DORMIRE19

      5. IL LUPO E CAPPUCCETTO ROSSO23

      6. IL CANE E LE MEDUSE28

      7. LA FARFALLA E IL POLIPO32

      8. LA NOTTE DEI LUPI34

      9. LA SARDINA INTRAPPOLATA37

      10. IL GRILLO E LA CICALA40

      11. LA GALLINA IMPERTINENTE43

      12. MEDUSE, MEDUSE47

      13. IL DELFINO SOGNATORE50

      14. LA PANTERA SCORBUTICA53

      15. DUE PICCOLE FARFALLE58

      16. L’ELEFANTE E LA MOSCA61

      17. L’ORSO AFFAMATO66

      18. LA SIGNORA GABBIANO E LA SUA AMICA69

      19. FARFALLE STRESSATE73

      20. L’ELEFANTE INDECISO76

      21. LA LUCERTOLA GIOCOSA80

      1. GLI ELEFANTI MALATI

      Una mattina presto

      uno si alzò

      qualcosa all’improvviso sentì

      e privo di sensi crollò.

      Molto tempo era già passato

      quando un altro si avvicinò

      per indagare su ciò che lì era capitato

      e anch’egli collassò.

      Stesi lì per terra

      molto tempo erano restati

      da lontano li avevano visti

      e a vedere si erano avvicinati.

      All’arrivare fino a lì

      il primo si fermò

      ―Fermi, non un passo in più!

      ―agli altri urlò.

      Gli elefanti venivano

      correndo e si bloccarono

      in questo modo obbedivano

      e a guardare si fermarono.

      Il più anziano stava pensando

      “Che sarà potuto succedere?”

      un giro lì intorno stava effettuando

      gli altri dietro gli andavano.

      Si erano allontanati un poco

      il primo si era fermato

      ―Dobbiamo scoprire

      cosa qui è capitato.

      Al trovarsi lì fermi

      uno di loro pensò

      ―Chiamiamo la tartaruga.

      ―Sí ―un altro di loro replicò.

      Alzando la sua grande proboscide

      la tartaruga chiamò

      e al sentire la chiamata

      lei con gran fretta arrivò.

      ―Aspettatemi che vengo

      ―diceva mentre arrivava―

      sto andando di fretta

      ―E lì si avvicinava.

      Arrivata sul posto

      immediatamente domandò:

      ―Perché mi avete chiamato?

      ―E uno di loro glielo spiegò.

      ―Erano lì per terra

      non so cosa sia potuto capitare.

      La tartaruga lentamente

      fino a lì era riuscita ad arrivare.

      Quando era ormai vicina

      immediatamente individuò

      un odore molto strano

      e il problema sistemò.

      ―Che li si tirino su in fretta

      attenzione a non respirare

      dopo averli portati via da questo posto

      tutto si andrà a sistemare.

      Gli elefanti li avevano raccolti

      ancora erano storditi

      in un altro posto li avevano portati

      e per un po’ avevano aspettato.

      Con l’aria che loro arrivava

      lo stordimento sparì

      i due già molto bene si sentivano

      e così il tutto finì.

      ―Grazie amica tartaruga.

      ―i due a lei dire―,

      e a voi amici

      un altro grazie bisogna ribadire.

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